“Paolo Cossi a Prata di Pordenone: 1432, il veneziano che scopri il baccalà”
Il Centro Turistico Giovanile Kennedy con il patrocinio del comune di Prata di Pordenone, presenta presso la galleria comunale di piazza W. Meyer, da sabato 30 gennaio al 14 febbraio 2010, le opere del fumettista Paolo Cossi: “1432, il veneziano che scopri il baccalà”.
Orari: martedì, giovedì, sabato 17.00-19.00.
Domenica 9.30 -12.00 e 16.00 - 19.00.
Apertura dal 30 Gennaio al14 Febbraio 2010
Incontro con l'autore Paolo Cossi: sabato 6 febbraio ore 17.30
Presentazione di Bottecchia Vincenzo
Rinfresco a base di Baccalà
Orari di apertura
Martedì, Giovedì, Sabato, dalle 17.00 alle 19.00
Domenica dalle 9.30 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 19.00
Curatore e coordinatore della mostra: C.T.G.
Segreteria e informazioni: SUASS (sportello associazioni) tel. 0434 610347 oppure tel. 0434 610680.
Cell. Giorgio 3880488619-Alberto 3402834168
E-Mail ctg_gruppo_kennedy@libero.it -- ctg_gruppo_kennedy@alice.it
Info: Sito Comune di Prata www.comune.prata.pn.it,
blog: http://fumettiasacile.blogspot.com/
Questo evento si caratterizza come l'ennesimo viaggio, di Paolo nella dimensione narrativa e del fumetto come strumento di narrazione, è un libro che racconta la scoperta del gusto del baccalà.
un viaggio che viene narrato da Paolo con una struttura delle tavole di tipo pittorico, dove prevale la mezzatinta.
A volte il racconto si concretizza in un disegno preciso a volte risulta sfumato, specialmente nelle tavole a tutta pagina, quasi a voler diluire il focus della narrazione in quel momento.
La storia di Querini è una storia drammatica, come erano spesso le spedizioni ed i viaggi in quel secolo.
Lo stesso che ci portò lo svelamento delle Americhe .
Una storia di persone , accomunate prima da un obiettivo ,il viaggio commerciale che nasce funestato, e che continua ad essere perseguitato dal fato, la tempesta , la deriva, il naufragio,il salvataggio, l’accoglienza, un nuovo mondo, l’amicizia.
Paolo narra questi momenti con un giusto tono , allentando le tensioni quando la situazione diviene pesante,mai estremizzando la crudezza dei momenti,stemperando il tutto con un montaggio delle sequenze che accompagna il lettore per mano,infondendo quella sensazione “ che andrà tutto bene” che è quello che ci aspetta…in fondo da questo libro.
Una racconto dove il crescendo delle situazione vien supportato all’epica di Ulisse o,legandoci a Venzia e alla sua magia, al mito di Tancredi,Vulcana ed del loro amore, citazioni non casuali , collante delle storie , quadri a tutta pagina ,patinati da una esecuzione che marca la tragedia dell’amore in toni soffusi e lo scontro con le avversità del mare ,la sofferenza del viaggio attraverso toni e tratti più decisi e marcati su anatomie oblunghe e distorte.
Come molti lavori di Paolo il filo conduttore è il viaggio, a volte un percorso di redenzione , a volte nel destino degli altri come in alcuni dei prendenti lavori.
In 1432 il veneziano che scopri il baccalà, penso emerga il dato della capacità dell’uomo di superare le avversità e trasformare la sconfitta in una nuova opportunità, scoprire dall’incontro con il nuovo, non il fallimento del progetto ma l’opportunità per costruirne un altro, dal fallimento del viaggio, al riprendere il cammino su altre strade.
Dicevo all’inizio un libro in sospeso, che però si presta a sviluppare , grazie allo strumento narrativo originale flessibile del fumetto, tutta una serie di nuove avventure che narrino le storie del baccalà e del Nobil Homo che intraprese con lui quel viaggio ,che diede nuovo gusto allo stare ad desco di popoli e generazioni.
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