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Nasce come il blog degli appuntamenti a fumetti che vengono realizzati tra Sacile PN e il resto del mondo , e che hanno come artefici: il circuito di autori e appassionati che gravita tra Fiori nel tunnel, Fumeron , il Progetto Farzine e Cicona Fumetto,nel tempo siamo cambiati ,ed abbiamo aggiunto uno sguardo su quello che si muove in giro . ciao Vincenzo Bottecchia

Friday, July 14, 2017

A BOTTEGA COL FUMETTISTA

L'associazione culturale Màcheri presenta A Bottega con Paolo Gomets Francescutto.
Un tempo con questo termine s'intendeva il lavoro di apprendistato nella bottega di un “maestro”, che poteva essere tanto un artigiano quanto un artista.
Màcheri intende proporre la possibilità di formarsi vivendo per un periodo con l'autore, in questo caso di fumetto, permettendo così non solo l'acquisizione di tecniche espressive ma anche sviluppando percorsi di relazione e di conoscenza con il territorio.
Il corso proposto dall'Ass.ne Culturale Màcheri è un’occasione per imparare nuove tecniche artistiche digitali nel fare fumetto, ma soprattutto l’opportunità di confrontarsi con un autore professionista.
Un modo per osservare da vicino i suoi metodi, i segreti, le opere e conoscere il percorso che l’ha portato a lavorare in questo ambito.
Due giorni immersi nel Parco Naturale Dolomiti Friulane, per vivere un’esperienza dove Arte, Natura e Curiosità si fondono assieme.
L’incontro è aperto a tutti, sia agli appassionati che ai professionisti.

Il soggiorno sarà completato da degustazioni di piatti tipici e momenti conviviali nel bellissimo paese di Andreis.

La partecipazione al Corso di fumetto digitale è comprensiva di pernottamento, vitto e degustazioni e tesseramento annuale Associazione Culturale Màcheri.




Paolo Gomets Francescutto è disegnatore e colorista e lavora come consulente per la serie Dragonero di Bonelli editore. Fonda nel 2008, con altri collaboratori, il Gotem Studio, la cui principale attività è la colorazione digitale di fumetti ed illustrazioni per diverse case editrici, in Francia, Stati Uniti ed Italia.
Collabora con importanti Editori esteri fra cui Marvel, Glénat e Soleil..

Tutte le info su https://www.facebook.com/associazionemacheri/
Sacile Luglio 2017
Vincenzo Bottecchia, Vicepresidente associazione Màcheri
contatti:associazionemacheri@gmail.com


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Friday, May 12, 2017

Narrazioni in forma di nuvole, la piccola storia del fumetto a Sacile, quattro!

Presente recente e presente futuro di un modello
Sono convinto che il fumetto sia, alla pari di tanti altri strumenti artistici, una grandissima opportunità di formazione ed espressione.
Sono convinto che il mondo del fumetto possa solo evolversi, trasformarsi, non rinunciando alle forme di espressione tradizionali ma andando ad integrarsi.
Sono convinto che mai come in questo periodo la produzione di fumetto abbia raggiunto livelli alti; l’orientarsi delle case editrici nella produzione di graphic novel da una parte ha permesso l’emergere di nuovi autori di grande levatura: Zero Calcare, Lorenzo Cecotti, Fabio Visentini e ancora Alessio Spataro e tanti altri.
Il rovescio della medaglia per gli autori emergenti è che o sei tanto, tantissimo bravo e non hai problemi a farti 30 pagine subito, oppure se sei uno che ha bisogno di crescere devi trovare altre strade per farti conoscere.
Le web zine o le pubblicazioni su web non sono lo strumento perfetto, ma servono per incominciare, per farsi conoscere anche se penso sia difficile leggere una graphic novel sul tablet.
La formula adeguata per lo schermo dei computer, tablet, smart fone penso sia quella della striscia, veloce, immediata, semplice e si sposa perfettamente con la funzione narrativa della strip comics.
Le scuole di fumetto che sono sorte in questi ultimi anni sono andate a coprire un segmento molto importante della formazione, non sempre questo ha significato qualità delle proposte da parte di chi ci è uscito.
Tutto ci porta ad un assioma, almeno per me: il fumetto rimane comune una forma di comunicazione di nicchia, solo in alcune sue interpretazioni vedi il mondo supereroistico della Marvel riesce a travalicare i confini della pagina del fumetto, e comunque funziona in accoppiata con altri veicoli, vedi film, videogiochi, ecc..
Partendo da questo principio sono andato oltre a Sacile, non essendoci margini di operatività diverse.
Il territorio è comunque attento a proposte culturali di profilo adeguato, che portino la giusta valorizzazione del contesto e possano divenire anello di congiunzione tra espressioni artistiche diverse.
Sacile chiude e a Brugnera apro ad un segmento parallelo dell’espressione artistica: il carnet de voyage con una serie di concorsi rivolti ad appassionati e non a professionisti, Caneva invece a partire da un autore locale di satira avviamo in poco tempo uno dei più grandi concorsi di satira i costume a livello internazionale “Caneva Ride”con numeri di partecipazione importanti 55 nazioni, oltre 200 partecipanti, qualità altissima.
Ma non è tutto grazie alla disponibilità del territorio e delle sue associazioni nell’arco di poco tempo si realizziamo due mostre eventi molto particolari.
Con l’ANPI Sacile si realizza uno dei calendari più importanti sulla memoria del movimento di liberazione, subito preda dei collezionisti, l’operazione prende il nome di Matite Partigiane e vede la partecipazione di autori locale e nazionali:la copertina è di Massimo Bonfatti, seguono poi i lavori di Paolo Cossi, Eugenio Belgrado, Andrea Longhi, Irene Coletto, Gabriele Nardelli, Maria Teresa Stella, Sara Pacor, Riccardo Pasqual, Davide Pascutti, Marco Tonus che ha curato anche la grafica, Matteo Corazza e Marco Pugliese.
Nel 2013 in occasione del 130° anniversario di Pinocchio di Collodi si crea un evento dal titolo “Pinocchio A Villa Varda, un parco di segni”, si tiene a Brugnera in collaborazione con il Comune, su progetto dell’amico Paolo Cossi, mio e del signor Erimo ros.
Una mostra complessa divisa in più sezioni: Un parco di segni, grandi artisti che hanno raccontato Pinocchio, dalla collezione di Alessandro Molinari Pradelli con la collaborazione dei collezionisti Franco Gatti, Alessio Cavazza e Paolo Battiston; 2) Nel ventre della balena, produzione libraria dedicata a Pinocchio, dalla collezione di Alessandro Molinari Pradelli con la collaborazione dei collezionisti Franco Gatti, Alessio Cavazza e Paolo Battiston; 3) 100 zecchini, gli altri racconti di Pinocchio attraverso lo sguardo di nuovi autori; 4) Nel campo dei miracoli, mostra di memorabilia dedicata a Pinocchio, dalla collezione di Carugo Enzo e Marta.
La sezione 100 zecchini, fu quella dedicata a nuovi autori, qui ci spostammo sul versante anche dell’illustrazione oltre che del fumetto, ecco gli artisti, anche di profilo internazionale che hanno partecipato: Agata Badalyan (Armenia), Cristina Spanò (Spagna), Eugenio Belgrado, Francesca Lorenzon, Il Kittie, Irene Coletto, Liana Grigoryan (Armenia), Lorenzo Paoli, Marco Pugliese, Marco Tonus, Mariateresa Stella, Miriam Blasich, Nazareno Giusti, Nicola Gobbi, Paolo Cossi, Riccardo Pasqual, Sara Della Flora, Sara Fontana, Sara Pacor, Sara Pavan, Tania Giacomello.
Anche per questa come per Matite partigiane ci fu un grande apprezzamento di critica e furono realizzate mostre con la presenza degli autori.
Intanto a livello editoriale si aprono spazi diversi come il progetto Uomini e storie del Friuli Venezia Giulia casa Editrice Lavieri, di cui curo l’aspetto della comunicazione, che vede il coinvolgimento di autori locali intorno ai grandi avvenimenti che hanno segnato la storia, recente o meno, della nostra regione. Sono stati prodotti tre titoli: Il mio Vajont di Paolo Cossi e Marco Pugliese, Torri di fumo di Eugenio Belgrado, Pietro Savorgnan di Brazzà di Erika de Pieri.
Succede a chi semina bene e non controvento, di incontrare altre persone in ricerca, è il caso della Pro Loco Prade Cicona Zortea, nella persona del suo Presidente Marco Felici
La Pro Loco di Prade Cicona Zortea è un piccolo territorio di poco più di 400 abitanti, nel Comune di Canal San Bovo, Valle del Vanoi in provincia di Trento.
Il presidente di questa Pro Loco, nell’intento di promuovere il territorio in modo originale, venuto a conoscere casualmente uno degli eventi che organizzavo, Matite sulla Livenza, mi chiede una consulenza. In breve strutturiamo un percorso che utilizzi i il fumetto in chiave di promozione turistica, si rivolga ai giovani del paese e nello stesso tempo diventi occasione di aggregazione con i giovani turisti presenti nel territorio nel periodo estivo. Nasce Cicona Fumetto un contenitore, che mette insieme inizialmente concorsi e laboratori estivi con autori di fumetto di fama nazionale.
Si sceglie di lavorare sugli aspetti caratteristici del territorio, la montagna, l’acqua, ma anche sulla memoria storica legata alla Grande Guerra.
Il progetto è attivo da 10 anni, ha visto numerosi professionisti alternarsi con diverse formule nel territorio: Paolo Cossi, Sara Colautti, Tania Giacomello, Matteo Corazza, Luca Savagno, Erika de Pieri, Massimo Bonfatti.
Paolo Cossi e Sara Colautti realizzeranno l’allestimento per uno dei gioielli culturali di tutta la valle: la Saga di Godimondo e Fortunato, una commedia di tradizione gesuitica, donata per lascito alla comunità di Prade che coinvolge nell’interpretazione, rigorosamente, gli abitanti del territorio.
Di quest’opera, venne realizzata anche una versione a fumetti sceneggiata dal sottoscritto e disegnata e colorata da Paolo Cossi ed Erika De Pieri.
Per alcune estati abbiamo realizzato dei laboratori di graffiti prendendo a spunto l’iconografia del territorio coinvolgendo i giovani villeggianti, laboratori tenuti da Sara Colautti e Tania Giacomello. Attraverso un concorso di idee è stato completato la perimetrazione dello spazio feste comunitario a Zortea, curato da un gruppo di alunni dell’Istituto G:B. Ferrari Di Este, provincia di Padova:Masin Stefano, Meneghesso Ilenia, Ghiraldo Mattia, Sette Giulia, Villa Vittoria, Insegnante Referente: Mogavero Aldo.
Ad oggi il mondo dei comics è entrato preponderante nella Valle attraverso gli eventi in memoria della catastrofe della Grande Guerra, la Pro Loco Prade Cicona Zortea e Cicona Fumetto hanno presentato un progetto alla Regione Trentino Alto Adige di iniziative che affrontino questo particolare periodo storico attraverso lo strumento principalmente del fumetto.
Il progetto si chiama Il Fronte di Fronte, il primo prodotto è stato “1914, io mi rifiuto” di Paolo Cossi, Edizioni Hazard Milano, una graphic novel che affronta in modo critico le vicissitudini del territorio del Vanoi durante la Grande Guerra, parallelamente abbiamo prodotto una mostra didattica su ruolo dell’illustrazione nella propaganda degli eventi bellici, abbiamo realizzato un docufilm regia di Lucia Zannettin che ha visto come attori tutta la comunità dei paesi, sono nati spettacoli teatrali, performance di fumetto e musica, progetti paralleli come “Comix no war” sul fumetto contro la guerra, mostre fotografiche che rivedono il territorio e l’iconografia delle immagini di guerra, abbiamo prodotto una seconda mostra di fumetto “Sanguanel de refavaie” di Luca Salvagno e usciremo con una seconda pubblicazione. Tutte le produzioni vengono presentate in collaborazione con enti pubblici, associazioni, musei, ecc. con questa formula, il primo anno nel territorio della Provincia di Trento, poi nel resto d’Italia.
Questa formula, la tipologia della proposta e dei prodotti realizzati ci ha portato a ricevere il riconoscimento del Consiglio dei Ministri per gli eventi legati alla Grande Guerra.
E ora? Dopo aver viaggiato, si ritorna a casa.
In questi ultimi tra anni ho ripreso contatto con il territorio, il passaparola sulle cose che ho attivato mi ha messo in contatto con alcuni comuni del circondario sacilese.
Sono partiti due corsi di fumetto a Porcia e a Caneva, che hanno come docente Matteo Corazza e si basano sui presupposti ormai definiti: corso, mostra e raccolta degli elaborati.
Con la Biblioteca del Comune Cordignano, provincia di Treviso è partito un progetto sulla graphic novel, con incontri con le scolaresche, seminario con Paolo Cossi e laboratorio di fumetto.
Con una delle maggiori realtà educative del territorio, L’Associazione Arcobaleno a Porcia stiamo conducendo un percorso su fumetto e emozioni, che conta sulla docenza di Eugenio Belgrado e Alessia Poletto. Anche in questo caso la visibilità dei lavori prodotti e la restituzione al territorio del percorso sono uno dei punti di forza.
Màcheri e l'Archivio del fumetto d'alta quota Paoo Cossi, rappresentanouna nuova tappa di questo circuito, spero virtuoso, intorno al mondo del fuemetto, contenitore di esperienza diverse legate alla nona arteed al territorio, vedremo.
Con questo termino, è stato un excursus sicuramente incompleto, spero di non essere stato il semplice narratore cronologico di cose fatte, ma di aver portato un contributo ad una riflessione sul fare fumetto.
Questo è un momento particolare, sta emergendo una generazione di artisti che è consapevole dell’importanza di dialogare con le altre arti e non rimanere ancorati a difendere il proprio castello.
I numerosi collettivi che producono, elaborano, si propongono in forme diverse e il dibattito che è molto presente sia su carta e web, rappresentano l’anticipazione, spero, dell’emergere di nuovi lettori e nuovi critici del mondo del fumetto.
Un processo non nuovo, comprensibile, scontato ma che spero abbia, nel territorio e nella sua capacità di promuovere e accogliere nuove esperienze e nuovi autori di fumetto, il suo ambiente favorevole, così da rendere, nella sua vicinanza con le persone che producono, più facile a tutti capire la splendida normalità comunicativa del fumetto.
Bottecchia Vincenzo


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Sunday, May 07, 2017

Galleria

Una galleria di immagini di questi mesi , che ci hanno visto, tra l'altro  gestire dei corsi di avvicinamneto al mondo del fumetto con l'istituto comprensivo di San Fior TV e le scuole di Pianzano, Godega S.U, coinvolti 150 alunni che dalle voci di Paolo Cossi, Giulio De Vita e Giancarlo Tenenti coordinati dal sottoscritto hanno appreso stili e rudimenti del fumetto..se son rose fioriranno!!


Laboratorio di maschere di carnevale , con Tania Giacomello


 Qui siamo all'inaugurazione della Mosra per i 60 anni di Cocco Bill, con Luca Salvagno ed il sottoscritto. La mostra propone, se alcuni avessero ancora dubbi,quello che Luca ha intetizzato bene con “Per me il fumetto è l’arte più spontanea e comprensibile che esista, è un’arte per tutti”.
Qui siamo a Godega Fumetto per il decennale, banchetto di Màcheri e anteprima mondiale di Cloe la fata verde di Paolo Cossi
Aprile e maggio 2017 passeranno alla nostra storia come un'esperienza unica, un evento ogni settimana, senza contare aperture, incontri e vita normale di tutti noi, qui siamo a Villa Frova Con la mostra Il viaggio continua, acquarelli di Lele Vianello.



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Ecco Paolo e Lele a Godega.
Ricordo solo che il 6 maggio abbiamo presentato
Fumetto a km0
Un incontro, a partire da una graphic novel, per introdurre la potenzialità di creare, anche in montagna, percorsi di sviluppo sostenibile, esperienze di economia solidale e di commercio a chilometri zero.
Sabato 6 maggio 2017 ore 17.30
Presso Archivio del fumetto d'alta quota "Paolo Cossi" ad Andreis (PN)
Programma:
- Introduzione ai Gruppi di acquisto solidale di Caneva e Montereale a cura di Milva Cipolat e Cristina D'Aucnto
- Presentazione della graphic novel "Km0" di Paolo Castaldi. Presenta Vincenzo Bottecchia.
- A seguire spettacolo di musica e disegno dal vivo con Paolo Castaldi e Jan Caberlotto.
- Chiusura con brindisi conviviale, durante il quale l'autore sarà a disposizione del pubblico per dediche sui volumi.
Progetto a cura dell'Associazione Culturale Màcheri, in collaborazione con Comune di Andreis, Parco delle Dolomiti Friulane, Fondazione Friuli.
Il libro: Chilometri zero
Esistono esperienze che vanno oltre i canali ufficiali del mercato, esistono persone che consumano in modo diverso, esistono gruppi di persone che si trovano per essere solidali e critici rispetto all'uso del territorio, esistono competenze e professionalità attente ad una ecologia delle relazioni, esiste un'altra Italia che viene raccontata da Paolo Castaldi con Chilometri zero - Viaggio nell'Italia dell'economia solidale (ed. Becco Giallo). Un viaggio tra esperienze possibili nel nostro paese e l'incontro con tante realtà come: Apprezziamolo di Padova, Tutta farina del nostro sacco di San Marco, Mereto di Tomba (UD), GenuinaGente di Milano, Condominio Ecosol di Fidenza (PR), Scuole SIP di Torre Cajetani (FR), SOS Rosarno di Rosarno (RC) e TerraMatta Lab di Palermo
Sacile 9 maggio 2017 
VB 

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Thursday, April 06, 2017

Màcheri e tante cose!

Ed eccoci a fare il punto su questi mesi di presenza nel territorio di Andreis, Parco delle Dolomit friulane, Dolomiti UNESCO.


Con l’apertura del Centro di documentazione del fumetto d’alta quota Paolo Cossi ad Andreis, Màcheri si candida a continuare una cifra stilistica di valorizzazione e sviluppo del territorio, già sperimentata in questi anni in diverse occasioni e territori diversi, attraverso le innumerevoli opportunità del mondo del fumetto.
Con un occhio al mondo del professionismo e l’attenzione a permettere a curiosi ed appassionati di conoscere le sfaccettature di questa arte, sono presenti offerte per tutti i gusti, per tutte le età incorniciate degli splendidi panorami di Andreis e del Parco delle Dolomiti Friulane.
Incominciamo a ricordare la prima uscita di Màcheri dopo l'inaugurazione è stata“ A diventare fiori: l’arte nelle giornate della salute mentale”.“A Diventare Fiori” è la mostra dedicata al poeta Federico Tavan originario di Andreis, di Tania Giacomello, che inaugurata l’8 ottobre 2016 a Pordenone in Casa Ricchieri struttura di accoglienza della Cooperativa Sociale Itaca di Pordenone.
Federico Tavan, poeta delle pantegane e Tania Giacomello poliedrica artista nata a Camposanpietro ( PD), un progetto tra il pittorico e il materico dove ogni illustrazione si ispira ad una poesia e le stesse parole diventano disegno, entrando nell’immagine. “Questa scelta deriva dal tentativo di cercare un’armonia tra il mio progetto e uno degli aspetti più originali della poesia di Tavan – spiega Giacomello -, il suo amore profondo e viscerale per le parole. Lui stesso affermava Scrivo perché mi piacciono le parole: albero, cane, fagiolo, zucca. Io le parole le mangerei”.
Gli sforzi dell'associazione si sono poi concentrati sulle aperture dell'Archivio sian nelle giornate programmate che per venire incontro alle esigenze di gruppi e scolaresche.
L’8 dicembre 2016 è stata inaugurata la mostra della tavole originali del fumetto Tex Sfida nel Montana di Giulio de Vita, ed. Bonelli.
Una mostra che rende omaggio a uno dei più longevi personaggi del fumetto italiano e mondiale, interpretata da una delle eccellenze pordenonesi nell’attuale panorama del fumetto italiano.
Un pubblico numeroso, oltre 200 persone, di tutte l'età, a ruba la graphic novel e un affollato il tavolo delle dediche, hanno sancito l'ottimo risultato e la conferma che anche in località minori si possono presentare eventi culturali legati al fumetto con risultati eclatanti e rispettosi delle capacità di accoglienza del territorio.
Ha portato il saluto dell’Amministrazione comunale il Sindaco Romero Alzetta, erano presenti Sergio Bolzanello e Gianni Torrenti rispettivamente Vicepresidente e Assessore alla Cultura della Regione Friuli Venezia Giulia.
Apprezzato l’allestimento in sintonia con lo spazio dell’archivio e finalizzato a dare un ampio respiro a questo lavoro che si caratterizza come uno dei migliori lavori nell’ambito della ligne claire italiana.
Paolo Cossi, presidente dell’Associazione Màcheri ha ricordato il ruolo dell’associazione e dell’Archivio del fumetto d’Alta Quota PAOLO COSSI che prevede la promozione e divulgazione dell’arte del fumetto, attraverso il centro di documentazione, l’organizzazione di corsi, incontri con gli autori, mostre ed eventi legati alla nona arte.
Durante la riflessione con Vincenzo Bottecchia vicepresidente dell’associazione Màcheri, Giulio De Vita ha potuto raccontare il suo approccio particolare a questo lavoro sia dal punto di vista documentale che interpretativo, De Vita, ricordiamo, con questo lavoro omaggia lo stile della ligne claire ed è uno degli artefici di un approccio del fumetto a 360 gradi, tra sperimentazioni e tradizione, con un occhio di riguardo alla valorizzazione del fumetto come arte e impegno sociale.
La mostra realizzata in collaborazione con il Comune di Andreis, è rimasta visitabile al Centro Visite del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane in Andreis fino a gennaio 2017
Màcheri eredita una tradizioni di laboratori rivolti ai bambini del territorio, ricco il calendario che prevede un evento al mese e coinvolge giovani autori del territorio; 25 febbraio laboratorio con Tania Giacomello,1 aprile laboratorio Giulia Bier, 22 aprile laboratorio Sara Della Flora, 20 maggio laboratorio Riccardo Pasqual, 17 giugno laboratorio Giulia Bier.

In concomitanza con il Carnevale oltre al laboratorio di costruzione di maschere ispirate ai fumetti con Tania Giacomello, presentiamo Màcheridere :mostra materiali presentati per Caneva Ride, concorso internazionale di satira di costume, premio Toni Zampol, promosso dalla Pro Castello di Caneva. Il concorso aveva per titolo Fortuna/Sfortuna -Un/Lucky e la mostra a carattere itinerante rimane dislocata tra la locanda "Vecje for", L'Archivio del Fumetto d'Alta Quota Paolo Cossi (presso la sede andreana del centro visite del Parco Naturale Dolomiti Friulane) e le vie D'Annunzio, Acquedotto e Roma di Andreis dal 18 febbraio al 2 aprile 2017
Prossimi appuntamenti, oltre alla mostra di Cocco Bill di Luca Salvagno, dal 29 aprile al 28 maggio, organizzeremo con il Comune di Caneva (PN ) nella cornice di Villa Frova, una mostra di Lele Vianello, uno dei grandi autori italiani di fumetto e carissimo amico di Hugo Pratt. Come Pratt , Vianello è una narratore di Venezia e del mondo dell'avventura. A Caneva avremo a possibilità di ammirare dei lavori sulla città dei ponti e sugli indiani.
Il primo semstre del 2017 ci vedrà impegnati con: Chilometri Zero. Viaggio nell'Italia dell'economia solidale, di Paolo Castaldi, ed. Becco Giallo (2014).
Chilometri Zero è un reportage a fumetti sull'Italia felice e che funziona: quella del consumo critico e della economia solidale. Dal Friuli alla Sicilia, passando per il Veneto, La Lombardia, L'Emilia-Romagna e la Calabria, alla scoperta di progetti innovativi e buone pratiche da imitare: cittadini che si organizzano per cambiare le regole del mercato dal basso, sperimentare nuove relazioni abitative, ridefinire il rapporto tra produttori e consumatori, promuovere stili di vita più lenti, umani e sostenibili fondati sul rispetto della persona, del lavoro, della salute e dell'ambiente.
Data prevista: 6maggio, con concerto e incontro con le realtà a K0, del territorio
VB

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Wednesday, April 05, 2017

MONDOPISTOLA!!!COCCO BILL AD ANDREIS







Per me il fumetto è l’arte più spontanea e comprensibile che esista, è un’arte per tutti”, Luca Salvagno esordisce con queste parole in una sua intervista, un'affermazione che spiega perché questo autore di Chioggia, classe 1962, rappresenti l'erede del grande Benito Jacovitti nel raccontare uno dei personaggi maggiormente conosciuti e rappresentativi del fumetto italiano: Cocco Bill.
Sono alcuni anni che Cocco Bill non fa più parlare di se dopo aver accompagnato generazioni di lettori sia sulle pagine di riviste come Il Giornalino che nei cartoni animati.
L'associazione Màcheri è lieta di offrire agli appassionati, a chi conserva il ricordo dei sorrisi nella lettura delle storie di questo Cow Boy strampalato, ma anche a chi vuole scoprire un personaggio travolgente dell’avventura a fumetti, una mostra di disegni originali di Luca Salvagno su Cocco Bill.
Questa mostra si colloca nel filone narrativo di Fare West all'italiana , uno stile che definisce l'insieme di personaggi dell'epopea dei Cow Boy nel fumetto italiano, che vanno da Tex,al Comandante Mark , da Larry Yuma a Magico Vento, solo per citarne alcuni.
Il Far West in cui sono ambientate le avventure di Cocco Bill fa riferimento a quei simboli dell'immaginario collettivo ereditati da film e fumetti western, ma resi esplosivi e divertenti nel tipico modo assurdo e folle di Jacovitti.
Cocco Bill affronta bande di malviventi, gli indiani Ciriuàcchi e i Piedi Neri, sempre in compagnia del suo fedele Trottalemme e dell'immancabile tazza di camomilla.
Fedeli ad una scelta di legare il fumetto alla montagna, anche i disegni in mostra presso L'Archivio Del Fumetto D'alta Quota Paolo Cossi ad Andreis, avranno come caratterizzazione cime, picchi, torrenti e gli immancabili salami!!!


INAUGURAZIONE:
sabato 15 APRILE ore 17.30
presso l’Archivio del Fumetto d’Alta Quota “Paolo Cossi”
Via Acquedotto 1, Andreis (PN) alla presenza dell'autore Luca Salvagno.
La mostra rimarrà aperta negli orari di apertura del centro dal 15 aprile al 14 maggio
Buona Visione
Andreis 29 marzo 2017


Vincenzo Bottecchia
Vicepresidente Associazione Màcheri

Info: associazionemacheri@gmail.com, 340 390 3321





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Tuesday, April 04, 2017

Màcheri, ma che facciamo

Tempo, sempre lui, avere tempo , l'unico valore importante nella vita delle persone(?) o almeno di quelli che , come me, fanno decinaia di cose.
Tra le tante, e parliamo di fuemetto,  Màcheri è quella novità più motivante, ricca di energia, caotica come il nuovo, frizzante, generatrice di incontri, conoscenze, occassioni...
ne abbaimo fatte di cose dall'inaugurazone, la mostra su TEX con Giulio Devita,laboratori che stano coinvolgendo nuovi autori, incontri con le scuole, ingolfato l'archivio,insomma, abbiate pazienza ci siamo, ci sraemo e vi racconteremo...intanto vi ricordiamo chi siamo.
Màcheri
Màcheri è una associazione che ha sede presso il Centro Visite del Parco delle Dolomiti Friulane in Andreis.
La finalità del sodalizio è quella di promuovere e divulgare l'arte del fumetto,attraverso il suo centro di documentazione, nonché di organizzare corsi e incontri con gli autori, mostre ed eventi legati al settore.
Con l’apertura del Centro di documentazione del fumetto d’alta quota Paolo Cossi ad Andreis, Màcheri si candida a continuare una cifra stilistica di valorizzazione e sviluppo del territorio,attraverso le innumerevoli opportunità offerte dal mondo del fumetto.
Con un occhio al mondo del professionismo e l’attenzione a permettere a curiosi ed appassionati di conoscere le sfaccettature di questa arte, offerte per tutti i gusti, per tutte le età incorniciate degli splendidi panorami di Andreis e del Parco delle Dolomiti Friulane.



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Wednesday, December 14, 2016

Narrazioni in forma di nuvole, la piccola storia del fumetto a Sacile, tre!

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Il modello Sacile, tra curve, anse e mulinelli, l'arte di far fumetto sulla Iivenza
Dalla montagna ritorniamo alla pianura riprendendo il discorso sull’orizzonte che il territorio disegna sul panorama fumetto.
Una delle difficoltà di Pordenone è di riuscire a costruire una “Scuola pordenonese di fumetto”, sono esistite ed esistono varie ed articolate esperienze, illustrate bene da Paola Bristot in “Parlare di fumetti a Pordenone” (Atti dell’Accademia San Marco 2007), ma nessuna che si caratterizzi come una realtà formativa unica, tale da definire un stile pordenonese.
Siamo ormai alla terza generazione di autori pordenonesi, molti della seconda e terza generazione sono andati a “bottega” da Davide Toffolo piuttosto che da Giancarlo Tenenti, adesso sono i vari: Paolo Cossi, Marco Tonus o Matteo Corazza che accolgono i potenziali nuovi autori.
Viva Comix piuttosto che il circolo Eureka hanno proposto corsi di fumetto, i vari progetti giovani promuovono momenti di formazione nei loro spazi come fa la Casa dello studente, Circolo Culturale Casa Antonio Zanussi.
A mio giudizio, in rapporto alla popolazione della nostra provincia e alla ricchezza dell’offerta culturale, manca un progetto organico che metta insieme come docenti i professionisti pordenonesi e che coordini specifici momenti di formazione nel fumetto, ma questo è un pensiero, un desiderio destinato a rimanere tale.
Un appunto che potrebbe divenire sistema è sicuramente il ruolo che L'archivio del fumetto d'alta quota PAOLO COSSI potrebbe svolgere in una sinergia con PAFF ( https://www.facebook.com/paffpalazzofumetto/?fref=ts), la visionaria idea di Giulio De Vita che non demorde e continua ad immagginare per Pordenone uno spazio per le arti a 360°.

Sacile, Caneva, Prata di Pordenone, Morsano al Tagliamento, San Vito, Casarsa della Delizia, sono stati alcuni dei comuni pordenonesi che attraverso i loro progetti giovani hanno dato spazio al fumetto, permettendo la nascita di esperienze imprenditoriali organizzate e di qualità come quella di visto Fame in prima linea e punto di riferimento per il bacino della bassa pordenonese.
Su un fronte diverso, ma molto importante per l’opportunità del territorio, dei giovani e degli appassionati di incontrare il mondo del fumetto, fu la nascita della prima sagra dedicata al fumetto: Fiumettopoli a Fiume Veneto.
Nei primi anni passarono in questo piccolo comune del pordenonese, personaggi del calibro di Quino, Silver, Cavazzano e tantissimi altri, una formula non sempre azzeccata, che metteva insieme una sagra di paese con il fumetto che faticava sempre a trovare una sua cifra stilistica, la concomitanza con Pordenone Legge non aiutava certo la visibilità e il decollo.
Anche questa esperienza ha avuto i suoi alti e bassi cercando sempre una correzione di rotta a volte facendo prevalere l’aspetto della mostra mercato del fumetto a volte puntando sul mondo dei cos player.
Si è cercato di definire grazie a Safarà, una delle esperienze più attive nel pordenonese come fumetteria, spazio giochi e editoria, una formula diversa che rilanciasse l’evento. Venne coinvolto anche Valentino Sergi, sacilese, appassionato di fumetto, autore di racconti, saggista, giornalista e sceneggiatore, proponendo una formula più centrata sul mondo “puro” delle case editrici e degli autori, ma, come tutte le cose che cambiano format in itinere dopo aver definito una propria identità, il rischio è di non essere capiti e di dover ripartire quasi da zero.
Infatti, siamo arrivati anche alla chiusura dell’esperienza Fiumettopoli, ulteriore conferma che se da un lato il mix con diverse proposte può essere un buon viatico per iniziare un percorso originale nel mondo del fumetto, nel tempo l’esperienza deve darsi una forma di vita autonoma, imprenditoriale e convincente, altrimenti muore.
Questo in breve il panorama di movimento nel primo decennio del 2000, in merito al fumetto nella nostra provincia, Sacile, invece, decide di ritagliarsi in questo fermento uno spazio distintivo legato alla formazione.
Come accennato, si mette insieme la mission dei progetti Giovani che a Sacile trovano spazio fisico al Centro Zanca, con la “fame” di fare fumetto che ha una sua forte valenza in quel momento. Siamo dal punto di vista storico verso la coda del fenomeno “Manga” inteso come espressione totalizzante o comunque prioritaria di un genere che aveva contaminato, giustamente, il mondo del fumetto mondiale.
I Kappa Boys avevano realizzato tra il 1999 e il 2007 una decina di storie autoconclusive dedicate a Lupen terzo, Barbara Canepa, Alessandro Barbucci, Elisabetta Gnone inventano Whitch, nasce Monster Alergy definendo uno stile che contamina il tratto verista occidentale con le intuizioni e i codici stilistici, propri del disegno manga.
A lato ricordo che proprio in una delle edizioni di Fiumettopoli, fu presentato l’omaggio a Lupen terzo, realizzato dai Kappa Boys per Kappa edizioni, che ha visto tra gli autori la pordenonese Sara Colaone.
Tutti i diversi approcci intorno al fumetto sperimentati in giro per la provincia di Pordenone, si riuniscono nel 2003 a Sacile, prende il via il primo corso di fumetto con una quindicina di partecipanti, un corso strutturato su una decina di lezioni che contava sulle docenze di Paolo Cossi, Sara Pavan, Marco Tonus.
Un esperimento di docenza collettiva, in cui si valorizzavano gli stili dei diversi insegnanti e che si poneva un obiettivo importante: rendere visibile il lavoro dei partecipanti.
La forte valenza educativa di questo corso di fumetto, era data dalla progettualità condivisa con gli educatori del Centro giovani del Comune di Sacile, lo Zanca, di proporre un percorso rivolto ad adolescenti che permettesse loro di raccontarsi e raccontare.
Nasce quindi l’idea di raccogliere i lavori in una fanzine sfruttando le competenze di Cossi e Pavan ex autori di Pupak e Tonus degli Aguagnamagnana.
Un’azione pilotata sicuramente, destinata a un gruppo di giovani, già alfabetizzati nelle nuove tecnologie ma ancora capaci di immaginare il fascino della carta.
Autori di un’indagine tra i loro coetanei, i ragazzi scoprono che solo il 5% degli intervistati conosce il significato di fanzine (fans & zine, semplicemente rivista per appassionati) e la sua funzione.
Oltre al corso, all’imparare a fare fumetto, i partecipanti sono invitati a darsi una progettualità condivisa rispetto alla pubblicazione e costituirsi come un vero comitato di redazione.
Nasce così 5%&fanzi, una fanzine che uscirà con scadenza annuale per 6 numeri per poi sparire nelle varie difficoltà, del crescere e diventare grandi, dei ragazzi coinvolti.
La pubblicazione dell’elaborato finale, con la raccolta dei lavori realizzati divenne la prima fanzine, rigorosamente in fotocopia e bianconero, con il coinvolgimento delle attrezzature del centro, il montaggio “artigianale” e la presentazione epocale.. almeno per il gruppo di lavoro, che in pochi mesi si scoprì capace di realizzare qualcosa di proprio ed originale.
Il premio del loro lavoro fu la possibilità di esporre gli elaborati, allestire la mostra e gestirla all’interno dello spazio dei Mulini a Portogruaro, ospiti del Festival Orchestrazione.
Nel piccolo territorio di Sacile il fumetto diventa un “fiume in piena” ed ecco che il liceo Pujatti chiede un corso di fumetto, si organizza la presentazione del libro di Paolo Cossi Modotti e si incomincia a viaggiare: fuori provincia presentazioni a Oderzo (Tv) ed a Bologna del libro Modotti di Paolo Cossi; a casa, in provincia di Pordenone, laboratori di fumetto a Spilimbergo ed Aviano coinvolgendo i docenti del progetto di Sacile che aveva assunto il nome di Farzine, in riferimento al percorso delle autoproduzioni.
Nel contenitore espresso nello Zanca, propongo dei progetti paralleli, dove intendo costruire un modello diverso di scuola di fumetto, incrociando concorsi, corsi e confronto tra giovani e professionisti del fumetto sia regionali che nazionali.
Nascono quindi Matite sulla Livenza e Sacile Quack, mentre continuano i corsi di fumetti rivolti ai più piccoli con la realizzazione di una loro fanzine:China Club.
China Club attinse a un diverso gruppo di formatori quali: Matteo Corazza e Gianluca Macconi che curarono particolarmente il lavoro di avvicinamento al racconto a fumetti con un linguaggio vicino a questa fascia di età.
A questo punto il tutto doveva avere un nome che comprendesse l’insieme dei percorsi presenti ed attivi, visto che continuavano anche dei percorsi di formazione nei diversi istituti scolastici, sorge: “Sacile Fumetto”.
Matite sulla Livenza era un’ex tempore dedicata al fumetto su tavole giganti, l’obiettivo dei partecipanti risaltava la realizzazione di una storia in modo originale e creativo, su tema dato collegato al rapporto tra Sacile e il suo fiume: La Livenza.
Particolarità del concorso viene dalla giuria che ad ogni edizione propose come presidente un autore di fumetti della provincia di Pordenone affiancato da una persona della cultura sacilese.
Con questa formula volli scardinare il concetto di fumetto per specialisti e rimarcare la sua dimensione culturale, infatti il giurato esterno poteva essere un’artista del bronzo, un poeta, uno scrittore, un fotografo, ecc. a cui veniva chiesto di valutare i lavori anche a partire dalla sua cifra espressiva.
Negli anni in cui fu attivo, il concorso ha dimostrato di essere un banco di prova originale, anche se impegnativo; la formula “dal vivo” permette agli autori di lavorare insieme, confrontarsi con gli altri partecipanti e la giuria, per tutta la durata del concorso.
Si aggiunga che veniva offerto dall’organizzazione, La Pro Sacile, un buono pasto o un cestino per il pranzo, in modo che i partecipanti continuassero anche durante la pausa a stare insieme e conoscersi.
Un ultimo dettaglio, non banale, la performance, veniva proposta al’interno della Fiera primaverile degli uccelli, con l’obiettivo di presentare uno sguardo fantasioso, giovane e originale, ad un evento che rappresenta una tradizione per il territorio.
Tra gli autori di fumetto che diedero il loro contributo alla giuria, ricordo Paolo Cossi, Sara Pavan, Marco Tonus, Sara Colaone, Giulio de Vita, Matteo Corazza, Eugenio Belgrado.
I lavori realizzati diventavano mostra che veniva allestita nei giorni successivi al concorso e riproposta nell’arco dell’anno negli spazi dello Zanca.
I partecipanti erano divisi in due categorie: 11/16 anni e 17/30, la provenienza era eterogenea sia locale, regionale e dal Veneto in particolare dalle provincie di Venezia, Treviso e Padova, ad ogni evento partecipavano dai 15 a 20 autori.
Non ho mai parlato della differenza tra maschi o femmine, nel fumetto; nella mia esperienza viaggiando tra mostre, corsi e concorsi ho visto sostanzialmente un equilibrio tra maschi e femmine nella partecipazione ai corsi, una prevalenza femminile nella partecipazione ai concorsi e un sostanziale equilibrio tra quelle persone che hanno deciso di fare del fumetto o del suo corollario, una scelta professionale.
Un dato che sarebbe interessante sviluppare, ma questa non è la sede, è l’identità femminile o maschile e la sua rappresentazione nella produzione a fumetti.
Da lettori, penso che ognuno possa farsi un’idea dello sviluppo del ruolo e delle sue differenze identitarie presenti nei vari generi narrativi nel fumetto.
Ho sempre sostenuto la valenza educativa, di formazione, di approfondimento del fumetto e penso non sia neutra una storia in cui il personaggio principale sia maschio oppure femmina.
E’un dato, il femminile narrato da un autore è diverso da quello raccontato da un’autrice; sensibilità, percezioni, dettagli, costrutti culturali, concorrono a trasferire nella narrazione modelli diversi, costruzioni narrative differenti anche se non penso si possa parlare di un fumetto al femminile o al maschile.
Il mercato rispecchia la sociètà, se il fumetto e uno strumento narrativo, può narrare tutto e di tutto, ma quando racconta la realtà si confronta con quello che la stessa rappresenta.
Riguardo alla dimensione dl mio confrontarmi con il fumetto, ho le mie simpatie o meglio ho le mie narrazioni di formazione che passano attraverso Valentina, Corto Maltese, Tex, Tavors, L’Eternauta e le rimpiante riviste come Corriere dei ragazzi, Il giornalino, Messaggero dei ragazzi, Skorpio, Lancio Story e fermiamoci qui per non scendere nella lacrima facile.
La mia progettazione con l’utenza che preferisco, il mondo giovanile preadolescenziale o adolescenziale, è passata particolarmente attraverso due personaggi: Piera di Davide Toffolo e Corto Maltese di Hugo Pratt.
Due modelli narrativi sia rispetto a una caratterizzazione di personaggio in senso femminile/ maschile, ma anche in una riflessione di adolescenza/adultità…se mai Corto Maltese può definirsi adulto.
Quando Davide propose Piera degli Spiriti mi colpì subito la complessità e nello stesso tempo la leggerezza delle storie presentate, adolescenze di una normalità disarmante, narrazioni di maschere contrapposte a ruoli dei grandi, una lettura puntuale di quel preciso momento ma che considero ancora attuale.
Diversa da Valentina di Crepax o Miele di Manara era la narrazione di un divenire femminile di una normalità sconcertante in cui era facile identificarsi.
Corto Maltese sembra non essere mai stato adolescente, ci prova Paolo Cossi a narrarlo attraverso il suo “alter ego” Hugo Pratt, adulto irresponsabile, eroe e viaggiatore, Indiana Jones e gentiluomo tormentato, insomma un personaggio dentro “Una matura Giovinezza” come lo definì Luca Boschi.
Corto Maltese è una figura di adulto incompleto, ma ricca di fascino proprio per questa sua incapacità di crescere e quindi un perfetto stereotipo per un personaggio a fumetti.
La loro diversità, la particolarità delle storie in cui sono inseriti, l’epoca diversa posizione della loro pubblicazione, mi sono serviti spesso sia come confine, che ad orientarmi attraverso diverse formule di costruzione dei progetti rivolti al mondo giovanile.
Esco da queste divagazioni, che comunque sono funzionali a definire perché il modello Sacile ha avuto determinate caratteristiche, per riprendere la presentazione di un altro filone del progetto Sacile Fumetto.
Sacile Quack, è il terzo tassello del progetto, l’obiettivo era permettere l’incontro tra uno dei grandi autori del fumetto Italiano e i giovani.
Anche in questo caso andammo recuperare una formula vincente: quella della residenzialità; l’idea era quella di permettere ai partecipanti di frequentare una tre giorni di formazione con l’autore, studiando, realizzando e confrontandosi con lui e la sua esperienza.
Il valore aggiunto era la possibilità di condividere full time questo percorso, perché i pasti venivano consumati insieme e su indicazione del Centro Zanca si poteva anche partecipare a degli eventi in zona.
Furono docenti degli autori con diversa formazione e che rappresentano un po’della complessità esistente in Italia nel panorama del fumetto: Giuseppe Palumbo, Massimo Bonfatti, Luca Salvagno, Francesca Follini e Michele Ginevra, Gianluca Costantini, Gabriella Giandelli, Francesco Frongia e Giorgio Trinchero.
Dopo l’iniziale utilizzo degli spazi dello Zanca ci si sposta per la tre giorni alla Country House due fiumi, dove l’accoglienza e la cornice furono sempre di grande aiuto.
Anche su questo andammo ad introdurre un aspetto importante di questo tipo di esperienza; la valorizzazione del territorio, delle sue eccellenze in una logica di sinergia tra pubblico e privato.
La media dei partecipanti fu di 15 persone per edizione, anche in questo caso si creò un percorso di fidelizzazione rispetto al progetto con uno zoccolo fisso di 6/8 iscritti del territorio, ma con partecipazione anche da provincie vicine.
Un elemento che accumuna tutte le proposte di Sacile Fumetto, fu lo sguardo rivolto al collezionismo; infatti per ogni corso e concorso proposto furono realizzati delle stampe a tiratura limitata, di un disegno autografo originale del presidente della giuria o del docente con tema un aspetto storico/paesaggistico del sacilese.
Sacile si trovò così ad avere un portfolio di cartoline inedito e originale.
Questa formula è stata ripresa da altri eventi come a Godega Fumettto.
Sacile fumetto non esiste più come contenitore organizzato, esiste un corso di fumetto all’interno dello Zanca.
Le cause dello stop sono diverse, provo a illustrarle.
La prima e più importante è legata al divenire grandi dei partecipanti al progetto, il muoversi lo spostarsi, l’università, la specializzazione, gli Erasmus, portano i ragazzi a divenire nomadi e a concentrarsi su altro.
Alcuni hanno continuato a produrre, altri si sono persi per strada e fanno qualcosa di diverso.
Non tutti hanno continuato a studiare ma alcuni hanno incominciato a lavorare, sono diventati imprenditori, professionisti, genitori ed il fumetto come produzione, è passato in secondo piano.
Perderli ha significato non avere più il cambio generazionale che potesse mettersi in gioco e divenire formatore di nuovi autori, creando un percorso di continuità.
La seconda motivazione è legata al ruolo dell’ente pubblico, come promotore, molte delle esperienze che si sono chiuse hanno questa caratteristica, il venire meno della motivazione del pubblico a sostenere questo progetto.
Scelta legittima, anche se non condivisibile, quando si viene a perdere una capitale di persone, materiali ed immagine così importante, perché legato allo sviluppo, alla crescita al coinvolgimento attivo dei giovani del territorio.
Ultima annotazione, la riuscita di un percorso rivolto ai giovani si basa su un presupposto di continuità, bisogna credere in quello che si è messo in moto, specie se sta portando risultati significativi.
In tutti i progetti condivisi ho sempre previsto l’assunzione di responsabilità da parte dei giovani partecipanti al progetto.
Assunzione e di responsabilità che significa prendersi carico della gestione degli spazi, dell’inventiva, delle idee, divenire altro dal gruppo di amici o di appassionati, diventare associazione o altro, crescere insomma.
Purtroppo non sono riuscito a vedere questa crescita di gruppo, la passione trasformata in risorsa, la restituzione al territorio del suo investimento.
Sacile 14 dicembre 2016
V.B.

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