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Nasce come il blog degli appuntamenti a fumetti che vengono realizzati tra Sacile PN e il resto del mondo , e che hanno come artefici: il circuito di autori e appassionati che gravita tra Fiori nel tunnel, Fumeron , il Progetto Farzine e Cicona Fumetto,nel tempo siamo cambiati ,ed abbiamo aggiunto uno sguardo su quello che si muove in giro . ciao Vincenzo Bottecchia

Wednesday, December 31, 2008

Paolo Cossi, baccalà in sordina...ops in sardina

1432 IL VENZIANO CHE SCOPRI’ IL BACCALÀ
presentato a Piancavallo, Aviano (PN) il 30 .12.08 ore 16.00....per chi lo sapeva, ma non per pochi.

Martedì 30 dicembre si è tenuta la presentazione del libro di paolo Cossi, 1432 il veneziano che scoprì il baccalà(Hazard edizioni),pubblico prevalentemente di giovanissimi, bambini e genitori,corretto il taglio in funzione del pubblico i relatori hanno dato il via ad un confronto , molto dialogato, fresco e coinvolgente, che ha saputo catalizzare l'attenzione dei piccoli. Paolo Cossi ha affabulato la platea drammatizzando il racconto, Paolo Querini ha fornito numerosi contributi sulla storia della famiglia e sul baccalà, quello che segue è invece una sintesi dell'intervento che avevo preparato per la presentazione .Vincenzo

Tra i molti lavori di Paolo Cossi, questo è quello che penso viva una condizione di sospensione, un intervallo, un luogo fisico, come è giusto sia un’opera di un autore, dove questo lavoro, trova una collocazione spaziale, temporale e stilistica di stop and go.
Questo libro è una piccola summa del saper fare di Paolo, si ritrovano i tratti caratteristici ,ironico grotteschi della prima ora ( Corona tra tutti) anatomie allungate , slanciate, che abbiamo trovato nella sua Tina Modotti e recentemente nel Grande Male e in Anarchia per erbe bollite, la mezzatinta ancora nel Grande Male ma sperimentata sia in Una Bomber, il terremoto del Friuli e in La storia di Mara.
E’ un libro che viaggia, alternandosi tra diverse collocazioni temporali, precisi momenti storici che corrispondono a diversi tratti caratteristici della narrazione .
L’attualità, caratterizzata da un tratto morbido,slanciato,pulito, dato dalla storia dei due ragazzi e l’incontro con Paolo Quirini, sullo sfondo una Venezia fatta di percorsi, di gente, strani turisti, gente diversa come sono diversi i turisti da fumetto e del fumetto. …credetemi nel libro ce ne sono una infinità….
E’ una storia su Venezia e il fumetto ,le citazioni si sprecano e naturalmente un omaggio a Pratt e Corto Maltese, questo viaggio tra vicoli e canali, piazze ed osterie, rigorosamente a piedi sembra una grande imbastitura che lega il resto delle storie presenti nel lavoro.
Ognuno di questi intermezzi diventa l’appendice o l’ incipit per spiegare al lettore alcune azioni o spiegare alcuni dialoghi presenti nella storia di Pietro Querini e della sua ciurma.
Questo viaggio, che ha permesso la conoscenza del gusto del baccalà, viene narrato da Paolo con una struttura delle tavole di tipo pittorico, dove prevale la mezzatinta.
A volte si concretizza in un disegno preciso a volte risulta sfumata, specialmente nelle tavole a tutta pagina, quasi a voler diluire il focus della narrazione in quel momento.
La storia di Querini è una storia drammatica, come erano spesso le spedizioni ed i viaggi in quel secolo.
Lo stesso che ci portò lo svelamento delle Americhe .
Una storia di persone , accumunate prima da un obiettivo ,il viaggio commerciale che nasce funestato, e che continua ad essere perseguitato dal fato, la tempesta , la deriva, il naufragio,il salvataggio, l’accoglienza, un nuovo mondo, l’amicizia.
Paolo narra questi momenti con un giusto tono , allentando le tensioni quando la situazione diviene pesante,mai estremizzando la crudezza dei momenti,stemperando il tutto con un montaggio delle sequenze che accompagna il lettore per mano,infondendo quella sensazione “ che andrà tutto bene” che è quello che ci aspetta…in fondo da questo libro.
Una racconto dove il crescendo delle situazione vien supportato all’epica di Ulisse o al mito di Tancredi e Vulcana ed del loro amore, citazioni non casuali , collante delle storie , quadri a tutta pagina ,patinati da una esecuzione che marca la tragedia dell’amore in toni soffusi e lo scontro con le avversità del mare ,la sofferenza del viaggio attraverso toni e tratti più decisi e marcati su anatomie oblunghe e distorte.

Come molti lavori di Paolo il filo conduttore è il viaggio, a volte un percorso di redenzione , a volte nel destino degli altri come in alcuni dei prendenti lavori.
In 1432 il veneziano che scopri il baccalà, penso emerga il dato della capacità dell’uomo di superare le avversità e trasformare la sconfitta in una nuova opportunità, scoprire dall’incontro con il nuovo, non il fallimento del progetto ma l’opportunità per costruirne un altro, dal fallimento del viaggio, al riprendere il cammino su altre strade.

Dicevo all’inizio un libro in sospeso, che però si presta a sviluppare , grazie allo strumento narrativo originale flessibile del fumetto, tutta una serie di nuove avventure che narrino le storie del baccalà e del Nobil Homo che intraprese con lui quel viaggio ,che diede nuovo gusto allo stare ad desco di popoli e generazioni.

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