" IL FUMETTO INCONTRA IL GIORNO DELLA
MEMORIA"
ciclo di incontri di presentazione della graphic
novel Torri di fumo di Eugenio Belgrado ed Lavieri
Domenica 27 gennaio alle ore 18.00 presso la
Libreria Lovat di Trieste, presentazione del libro "Torri di fumo",
una storia del XX secolo ( ed. Lavieri),disegnata da Eugenio Belgrado,
saranno presenti l’autore, Paolo
Cossi curatore Editoriale del progetto, Vincenzo Bottecchia responsabile
della comunicazione di "Uomini e storie del Friuli Venezia Giulia".
Torri di fumo è la
seconda graphic novel del progetto “Uomini e storie del Friuli Venezia
Giulia",
un percorso di produzioni a fumetti che
tende a fornire una chiave di
interpretazione diversa ad avvenimenti, storie e persone che hanno
caratterizzato la storia di questa regione. Per la prima volta in modo
consapevole, il racconto è affidato a una generazione appartenente a
un’epoca totalmente estranea a quella dei fatti narrati: giovane e storicamente figlia di un altro mondo. È
quindi un percorso di nuova stratificazione della memoria e che, nello
specifico del nostro caso, agisce sotto le peculiari caratteristiche del
fumetto come forma di comunicazione.
Pur non essendo un libro dedicato all’olocausto, questo libro affronta con la drammaticità
necessaria il tema del nazifascismo, della guerra, della deportazione in linea
con i contenuti della Legge che istituisce
il "Giorno della
Memoria" al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo
ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli
italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè
coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto
di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e
protetto i perseguitati.
Torri fumo attraverso
la forma fumetto, narra una delle pagine più tristi della storia italiana che si consuma tra le alte mura della risiera
triestina di San Sabba dove il comando tedesco decide di seguire le scellerate
direttive dell’operazione Reinhardt.
Tra il 29 ed il 30 Aprile 1945, vista la disfatta, la
guarnigione tedesca di alla Risiera di San Sabba si ritira completamente dal
campo, lasciandolo sguarnito e liberando i prigionieri ancora vivi. Il forno
crematorio viene fatto esplodere quella stessa notte, per lasciare meno tracce
possibili degli agghiaccianti fatti avvenuti nello stabilimento.
Sullo sfondo di questa grande Storia, l’autore ci racconta
una storia, minore, di un'amicizia straziata dagli eventi. E con questa storia
minima, Belgrado ci porta per mano nella descrizione dei giorni che precedono e
in quelli che vedranno l’orrore che attanagliò la città. Ci porta a frequentare
i luoghi,Trieste e le persone,
l’insostenibile clima politico che precede l’occupazione tedesca e infine
l’assurdo della detenzione sotto l’allucinata e criminale razionalità
dell’ideologia nazista.
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